L’azienda vitivinicola della famiglia Máté è situata alle pendici temperate della collina di Montalcino, rivolte verso il mare e luogo di produzione enologica sin dall’Antica Roma. La tenuta comprende 6,5 ettari di vigna dal terroir meravigliosamente vario—circondati da boschi, olivi ed alberi da frutto selvatici—ad un’altitudine compresa tra i 320 e i 420 mt. slm. I vigneti sono stati progettati da Fabrizio Moltard (agronomo di Angelo Gaja), le barbatelle ed i cloni di ciascun vitigno sono stati accuratamente selezionati.
Sangiovese, coltivato su terreno tufaceo ricco di detriti fossili e galestro; Merlot, su argille; Cabernet Sauvignon, su terreno costituito da galestro e Syrah su terrazzamenti esposti a sud e ricchi di sostanze minerali. La densità d’impianto è di 6.200 ceppi per ettaro e le rese sono tenute basse grazie alle potature verdi, che favoriscono un’elevata concentrazione di sostanze ed aromi.
I grappoli, selezionati e raccolti a mano alla loro perfetta maturazione, vengono fermentati in vasche d’acciaio o rovere a temperatura controllata e follati a mano per una migliore estrazione di sostanze coloranti e tannini; il mosto è tenuto a basse temperature per trattenere al massimo gli aromi di frutta e spezie. L’affinamento in legno, dai 18 ai 30 mesi, avviene in botti di rovere francese di Allier.
Sia in vigna che nella cantina Máté non viene risparmiato alcuno sforzo allo scopo di ottenere vini di grande finezza e ricchi di aromi indimenticabili.
STORIA
La campagna Toscana: amore a prima vista
Ferenc Máté, autore di best-seller internazionali, e sua moglie pittrice, Candace si trasferiscono da New York nel 1990 scegliendo la campagna Toscana. A Montalcino, in una delle zone più famose al mondo per la produzione di vino, acquistano un’azienda ormai abbandonata da anni. Circondato da boschi e terreni incolti si trova un antico convento del 10th secolo che diventerà quella che oggi e la casa della famiglia Máté.
STORIA
Restaurando il “museo della qualità”
I loro vicini di casa sono i famosi produttori Angelo Gaia e Soldera. In quanto perfezionisti i Máté hanno costruito un “museo della qualità” sia per il restauro del convento sia selezionando solo i migliori per il progetto dei vigneti.
Un successo immediato: Wine & Spirits attribuisce al Merlot di debutto 90 punti, e il Dr. Michael Apstein del Boston Globe, valuta il primo Syrah 92 punti, definendolo, “notevole: succulento.. meravigliosamente straticato e seduttivo.“ I loro vini continuato a ricevere “eccezionali” punteggi e riconoscimenti. Per i Brunelli l’ormai punteggio Classico è di 95 punti sia da Wine Spectator and JamesSuckling.com.